Gli Stati Uniti si trovano certamente in una situazione economica molto complicata, ma altrettanto complicata sembra la loro situazione politica! Con il Congresso in mano ai Repubblicani, il Presidente democratico costretto a inseguirli sul loro terreno e l’ascesa inesorabili di nuove forze di destra, la politica USA è in una fase di grande crisi. Il Tea Party si inserisce proprio in questo contesto: è ovvero una forza di destra che sta guadagnando moltissimi consensi, cavalcando in modo populistico le paure degli americani.
Il Tea Party sta avendo una grossissima influenza sulla politica dei Repubblicani, spostando a destra le loro posizioni. Di recente si è tenuto un’incontro molto importante per il futuro del partito. Si sono infatti incontrati in Florida i quattro candidati che sfideranno il senatore Bill Nelson alle primarie repubblicane per le elezioni presidenziali del 2012. Tutti e quattro si sono espressi in modo decisamente negativo nei confronti della possibilità di legalizzare il gioco d’azzardo. George LeMieux, Adam Hasner, Mike McCallister e Craig Miller, i fantastici quattro che costituiscono il futuro del partito repubblicano, hanno tutti dichiarato la loro contrarietà al gioco online.
Il Tea Party è un fenomeno che è stato accuratamente studiato da molti sociologi americani. A determinare il suo successo c’è un desiderio tipico dell’epoca contemporanea, e che è già emerso con forza anche nei paesi musulmani o in Israele: il desiderio che la religione svolga un ruolo guida per la politica. I gruppi fondamentalisti cristiani sono una potenza negli Stati Uniti, ed è stato grazie al loro supporto che George W Bush ha potuto tenere la presidenza per due disastrosi mandati. Ora questi gruppi si sono organizzati in un vero e proprio partito di pressione, che preme sui Repubblicani e, di conseguenza, su tutta la politica americana. E, insieme ai medici abortisti, alle scuole pubbliche e alla laicità, è anche il gioco d’azzardo a farne le spese.