Bet.at.home.com è un gruppo multinazionale fondato da due austriaci, che è stato di recente al centro di una controversia con le autorità del piccolo stato. Le autorità di giustizia austriache infatti sostengono che, avendo una licenza maltese, il sito viola le leggi nazionali, che sono assai più restrittive di quelle della piccola isola mediterranea. I fondatori di Bet.at.home a loro volta rispondono che la licenza maltese tutela i consumatori a sufficienza.
Per risolvere la disputa le autorità austriache si sono rivolte alla Corte Europea di Giustizia (ECJ), che deve fornire un responso in accordo con le leggi dell’Unione Europea. Entrambi i contendenti sostengono che l’esito li vedrà vincitori. Da parte sua l’ECJ ha affermato che la frammentazione della legislazione europea nei 27 paesi membri autorizza i singoli stati a prendere i provvedimenti che ritengono necessari per tutelare i loro cittadini. Si tratta di una dichiarazione che di fatto rende legittime le restrizioni del mercato del gioco a favore dei monopoli statali, ed è stata perciò accolta positivamente da tutte le lotterie nazionali.
Tuttavia, la European Gaming and Betting Association (EGBA), che riunisce gli operatori più importanti dell’industria europea, da un’interpretazione diversa, affermando che la dichiarazione dell’ECJ va nella direzione di una regolamentazione più stringente dei monopoli statali. Se è necessario proteggere i consumatori, allora anche questi ultimi devono essere costretti in maglie più rigide. I monopoli statali, continua la EGBA, non sono certo stati in grado finora di proteggere i giocatori, che senso hanno allora i monopoli se non riescono ad adempiere al loro compito? E’ proprio questo uno dei nodi più caldi per l’industria del gioco europea.